L’azienda cliente lavora, tramite macchine cnc, pezzi in acciaio e inox. Usa un'emulsione fatta con prodotto della concorrenza con fattore rifrattometrico 1.4. Il responsabile della produzione segnala una problematica, da lui ritenuta “normale”, inerente la difficoltà di effettuare certe lavorazioni gravose durante le quali si sviluppa del fumo. Il cliente vuole continuare ad usare un prodotto a fattore 1.4 anziché a fattore 1, sia per abitudini operative sia per questioni economiche.Il tecnico commerciale Fiprokim preleva campione di emulsione dalla macchina in questione e lo porta in laboratorio per le analisi del caso.
CONSIDERAZIONI DEL LABORATORIO FIPROKIM
Seguendo le direttive del cliente circa il fattore rifrattometrico, il laboratorio opta per il Lubrofip 4012. Come da scheda tecnica del prodotto, visibile qui, il Lubrofip 4012 ha un fattore rifrattometrico pari a 1.4.
La sua formulazione è tuttavia particolare: grazie ad uno specifico connubbio di emulgatori messo a punto dalla ricerca Fiprokim, il prodotto può vantare caratteristiche EP maggiori rispetto ai normali prodotti di pari fattore. Ne consegue una maggior capacità di taglio.
PROVA DAL CLIENTE
Al cliente è stata quindi proposta una prova con Lubrofip 4012. Dopo 2 mesi di prova, tempo stimato per avere riscontro su varie lavorazioni, comprese ovviamente le lavorazioni più gravose, il cliente nota un deciso ed inequivocabile miglioramento delle lavorazioni con assenza totale di fumo anche in quelle più gravose.
CONSIDERAZIONI SULLA PROVA
La prova conferma che il Lubrofip 4012 ha un potere EP più alto dei prodotti a pari fattore rifrattometrico.Ciò comporta un vantaggio per il cliente in termini di:
✔️ efficacia nella lavorazione
✔️ finitura superficiale migliore
✔️ risparmio economico dovuto alla minore usura degli utensili
✔️ riduzione dei costi dovuta alla possibilità di usare l’emulsione a concentrazioni inferiori